Presentare il tuo Lavoro

Pubblicato da Maurizio il 30/01/2019
Aggiornato il 08/12/2022
Tempo di lettura, circa 5 minuti

foto IMperfette

La selezione

Selezionare gli scatti da presentare è un’operazione piuttosto delicata e, per tanti, anche dolorosa..

Tieni presente che nel mondo dei professionisti ci sono figure specializzate che fanno solamente questa attività!

Io ti darò semplicemente qualche cenno pratico che ti permetterà di presentare le tue fotografie in modo coerente e piacevole.

Sequenza fotografica della bambina nelle terme di Pompei

Scegli con cura le immagini da mostrare!

(I) Colore o bianco e nero

Non mescolare MAI foto a colori con foto in bianco e nero!

Questa è la primissima regola che mi sento di darti.

(II) La quantità

Dipende dal contesto.

La situazione in cui un principiante si viene sempre a trovare è quella delle… foto delle vacanze!

Se non vuoi annoiare mortalmente i tuoi amici limita la selezione a 30/35 fotografie al massimo. Non importa quanto sia stata lunga e variegata la tua vacanza: più di 30/35 fotografie non le regge praticamente nessuno.

(III) Cosa scartare

Sicuramente le foto sbagliate, ovvero con evidenti errori tecnici.

Se hai fatto una sola fotografia a quel monumento importantissimo ma la foto è sfocata, trattieniti dal mostrarla spiegando che è l’unica che hai…

Allo stesso modo scarta tutto ciò che è sovra/sottoesposto, mosso, inquadrato malamente, ritratti di persone con espressioni improbabili, foto con elementi nell’inquadratura che disturbano (cavi, pali, parti anatomiche di persone che entrano/escono dall’inquadratura), fotografie di persone con gli arti amputati dall’inquadratura.

Scarta allo stesso modo le foto ridondanti. Se hai visitato Roma e vuoi far sapere che sei stato al Colosseo una o due immagini basteranno, cinque o sei sono un po’ troppe…

Sii molto esigente verso te stesso! Questa non è una cosa facile ma va fatta. A vantaggio del risultato finale.

(IV) Il racconto

La presentazione di un gruppo di foto (incluse le foto delle vacanze) è, in fin dei conti, un racconto.

Ordina quindi le immagini come se tu volessi raccontare ciò che hai vissuto. Come in un discorso parlato anche con le immagini non è mai una buona idea saltare di palo in frasca… il tuo osservatore farà molta fatica a capire!

Raccontare con poche parole è difficile e richiede una buona capacità di sintesi MA sarai sicuro di non essere frainteso (e di non annoiare nessuno!).

Vedrai che sarà molto complicato limitare un viaggio importante a 30 fotografie!

Nonostante ciò questo è un esercizio fondamentale che ti aiuterà anche a cambiare come fotografo. Vedrai che ad un certo punto la quantità di scatti diminuirà a tutto favore della qualità.

Te lo prometto.

Le transizioni (‘Il racconto’ parte II)

Il passaggio da una foto all’altra equivale ai vari passaggi di un racconto verbale.

Se alla foto di un verde paesaggio collinare ne fai seguire una che contiene di nuovo il colore verde e linee curve (ad esempio un sentiero che si snoda nel bosco) hai creato continuità.

Per creare, al contrario, una rottura potresti far seguire la foto di un severo castello medievale di pietra. Il tuo osservatore noterà subito la differenza tra il verde delle morbide colline e il grigio della fredda pietra.

Continuità e rotture dovranno essere dosate bene (troppa continuità crea noia, troppe rotture creano confusione e smarrimento).

Puoi creare continuità e rotture con i colori (complementari o opposti), con le linee (curve o spigolose), con i soggetti (ad es. campagna e città), le stagioni, il tempo (antico o moderno), ecc.

Non ti posso dare molti più esempi. Ogni immagine andrà considerata singolarmente…

Il formato (‘Il racconto’ parte III)

Mescola inquadrature orizzontali con inquadrature verticali.

Otterrai molto più dinamismo e annoierai meno chi guarda.

Parlando di orizzontale e verticale valuta anche formati che non siano sempre e solo quelli standard ma non temere di usare formati insoliti o estremi (come i panorami).

La modalità di scatto (‘Il racconto’ parte IV)

Cerca di limitare l’artista che c’è in te!

Se ti sei appassionato di movimento e ti piace vedere degli elementi mossi nelle fotografie non significa che tu debba farlo sistematicamente in tutte!

Una volta ho visto una serie di fotografie di un amico che aveva appena comprato un grandangolo molto spinto e ci aveva fatto vedere una serie di foto fatte TUTTE con il grandangolo… le prime due le ho trovate simpatiche, ma alla fine avevo la nausea!

L’unica situazione in cui puoi usare il mosso o lo sfocato o altre tecniche particolari in tutta la tua presentazione è quando li utilizzi in modo molto invasivo. In questo modo le tue immagini vireranno decisamente verso l’astratto (o saranno completamente astratte) quindi l’insieme avrà un senso.

(V) Fatti aiutare (conclusione)

Chiedi un parere ad un famigliare, un amico, una persona esterna.

Il fotografo è sempre emotivamente coinvolto in ciò che fotografa quindi è solitamente un pessimo selezionatore!

Inoltre chiedendo pareri esterni hai la possibilità di capire che cosa vedrebbe nelle tue foto un osservatore qualunque (che è ciò che succederà quando inizierai a mostrare i tuoi lavori ad altri) in modo distaccato e oggettivo.

Per diminuire il normale attaccamento che sentirai verso le tue immagini, falle decantare.

Lasciale da parte per un po’ di tempo e tornale a guardare quando i ricordi saranno più sbiaditi e le emozioni che avevi provato più lontane.

Un suggerimento divertente

Prima di lanciarti con un’esposizione personale nella tua città ti suggerisco di provare a realizzare qualche foto-libro.

un fotolibro

La realizzazione di un fotolibro comprende tutto ciò che hai imparato fino ad ora: la selezione, il ritaglio, l’ordinamento, ecc.

Inoltre, se non vuoi esagerare, ci sono fotolibri veramente economici!

Dovrai fare i conti con le foto che hai fatto durante un viaggio o anche solo un breve fine settimana. Ne hai fatte a sufficienza? Oppure ne hai fatte talmente tante che dovresti stampare un’enciclopedia? Hai alternato inquadrature verticali con quelle orizzontali? Hai materiale per mettere insieme un racconto chiaro ma non sfiancante?

un fotolibro

Questa è la lezione [ 24 ] del corso: "foto IMperfette"



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