La reflex e altri marchingegni
Quando si parla di macchina fotografica i più si riferiscono alle fotocamere reflex o SLR (Single Lens Reflex).
In realtà esistono tanti tipi diversi di fotocamere e per affrontare questo corso (ed iniziare a fotografare con soddisfazione) non serve un modello particolare.
Ho già ribadito più volte che potresti iniziare a fotografare con lo smartphone che porti ogni giorno in tasca.
Iniziamo dando una definizione minimale
Quindi - dopo aver inquadrato la mia scena e aver deciso i parametri da impostare sulla macchina - premo il pulsante di scatto.
L’otturatore si apre (per un tempo che può essere molto lungo o brevissimo) e la luce entra nella camera oscura investendo il materiale sensibile che la registrerà.
Ecco… banalmente la fotografia è fatta!
Ed è proprio la parola banalmente che rende la vita impossibile a tanti principianti.
Se è così banale perchè le fotografie che faccio non mi piacciono?
Perchè se l’atto in se è veramente semplice (premo un pulsante) non è affatto banale tutto ciò che lo precede.
Pensa ad un cuoco stellato che mette insieme gli stessi ingredienti che hai tu nel frigorifero: un’operazione tutto sommato semplice ma che avrà risultati molto diversi da quelli che otteniamo ogni giorno nella cucina di casa nostra!
Anatomia della fotocamera
Solitamente un corso per principianti prevede la spiegazione degli elementi interni dell’oggetto “macchina fotografica”.
Non ho mai capito esattamente il perchè.
Io guido quotidianamente un’automobile anche se ne conosco solo sommariamente i dettagli tecnici.
Conosco le cose che mi servono per il suo funzionamento (ad esempio, so dove introdurre il carburante e che tipo di carburante devo utilizzare), ma se sento un rumore provenire dai freni andrò da un meccanico a riferire che ho sentito un rumore provenire dai freni.
Inoltre ci sono veramente così tanti modelli di fotocamera che, per completezza, andrebbero visti tutti sebbene a nessuno interesserebbe veramente una simile attività.
Se la cosa tuttavia ti incuriosisce, Wikipedia può assolvere benissimo a questo compito!
Descrizione di una fotocamera bridge.
Descrizione di una fotocamera ‘compatta’.
Descrizione di una fotocamera mirrorless.
Tuttavia puoi procedere tranquillamente senza timori.
Ti assicuro che sarai in grado di fare ottime fotografie senza sapere che cosa accade esattamente al momento dello scatto dentro la tua macchina fotografica e, se la tua fotocamera dovesse avere dei problemi, dovrai comunque portarla da un professionista (proprio come l’automobile…).
Quello che conta - comandi e controlli
Se è relativamente importante sapere come è fatta internamente la tua fotocamera, è invece fondamentale sapere quali sono i controlli che dovrai andare ad utilizzare per modificarne i parametri e quali sono gli indicatori visivi che, all’interno del tuo oculare, ti diranno com’è tarata la fotocamera istante per istante.
1 - La rotella di selezione programmi
Le fotocamere ti permettono di selezionare diverse modalità di scatto.
A seconda dei modelli le modalità e le loro rappresentazioni grafiche possono cambiare.
Quelli che ti interessano sono i seguenti:
M (Manuale) - è la modalità che imparerai ad utilizzare con questo corso. In modalità manuale la fotocamera non ti da nessun aiuto ma aspetta che sia il fotografo ad impostare tutti i parametri.
Ti può sembrare assurdo ma non sarai mai in grado di fotografare correttamente in automatico se non sai come funziona la macchina in manuale!
P (Program) - è una modalità di funzionamento completamente automatica. Prendi la fotocamera, inquadri e scatti: sarà il suo software interno a decidere come impostare tutto!
S (Speed - tempi) - in questa modalità tu decidi che tempo di scatto utilizzare e la fotocamera regolerà di conseguenza gli altri parametri (diaframma e/o sensibilità ISO).
A (Aperture - diaframma) - in questo modo, invece, il fotografo decide l’apertura di diaframma da utilizzare e la fotocamera regolerà il resto (tempo di scatto e/o sensibilità ISO).
2 - Il pulsante di scatto
Sul lato destro della fotocamera - ben in evidenza - troverai il pulsante di scatto.
Il pulsante di scatto deve essere azionato con estrema delicatezza! Una pressione troppo forte o troppo rapida potrebbe far sì che la foto risulti mossa.
Inoltre noterai che PRIMA dello scatto vero e proprio il pulsante ha una certa corsa: ti servirà per azionare l’autofocus e per bloccarlo quando avrai ottenuto ciò che ti serve.
3 - Le ghiere di regolazione
Una o più ghiere ti permetteranno di regolare diversi parametri della fotocamera.
Prima dello scatto le utilizzerai per regolare l’apertura del diaframma e per selezionare il tempo di scatto.
Quando la macchina non è pronta allo scatto le ghiere ti permettono di fare tanto altro (selezionare una voce di menu, impostare altri parametri, ecc.).
4 - Il pulsante di sgancio
Se utilizzerai una fotocamera con obiettivo intercambiabile dovrai utilizzare un particolare pulsante per sbloccare la sicurezza che tiene in sede l’obiettivo stesso.
Premi il pulsante (che sbloccherà la sicura) e ruota l’obiettivo in senso antiorario fino a poterlo estrarre.
Per inserirlo dovrai invece appoggiarlo sul corpo e ruotare in senso orario fino ad udire un leggero scatto. La sicura ha bloccato correttamente la baionetta.
L’inserimento di un obiettivo è un’operazione piuttosto delicata. Fai riferimento al libretto di istruzioni della tua fotocamera per sapere esattamente come svolgere questa operazione in tutta sicurezza!
Le fotocamere moderne sono ricoperte di pulsanti e selettori.
Non è scopo di questo corso spiegarli tutti (anche perchè variano sensibilmente da modello a modello).
Tieni a portata di mano il libretto di istruzioni della tua fotocamera perchè - durante le prossime lezioni - potresti trovarti a doverlo consultare quando si parlerà, ad esempio, di compensazione dell’esposizione, oppure di autofocus.
Quello che conta - piccolo glossario
Per chiarezza riporterò qui sotto un breve glossario con i componenti fondamentali della fotocamera.
Sono quei componenti, per intenderci, con i quali dovrai per forza interagire direttamente per ottenere le tue fotografie.
- Pulsante di scatto. É il pulsante che deve essere premuto per far sì che il meccanismo di otturazione si apra. Quando viene premuto a metà corsa permette di azionare l’autofocus. Lo scatto può essere azionato anche a distanza mediante uno scatto remoto con cavo (da collegare alla fotocamera) oppure con un telecomando ad infrarossi (solo se la fotocamera lo supporta).
- Ghiere di regolazione. Per regolare il diaframma ed i tempi dovrai utilizzare delle ghiere di regolazione. I modelli di fotocamera economici hanno solitamente una ghiera sola che assolve entrambi i compiti. Diversamente troverai due ghiere separate: la ghiera del diaframma e la ghiera dei tempi. Non conoscendo il tuo modello di fotocamera parlerò sempre genericamente di ghiera di regolazione.
- Anello di messa a fuoco. Sull’obiettivo troverai un anello (solitamente posizionato sulla parte terminale dell’obiettivo stesso, vicino alla lente frontale) che, ruotato, ti permetterà di mettere a fuoco l’immagine. Oggi è utilizzato pochissimo dal momento che si usa massicciamente l’autofocus.
- Interruttore autofocus. L’autofocus può essere escluso. Generalmente trovi un apposito pulsante sull’obiettivo. Alcuni corpi macchina hanno l’interruttore di esclusione dell’autofocus sul corpo stesso quindi potresti ritrovartene addirittura DUE (leggi il manuale di istruzioni per capire bene come funziona). Se l’obiettivo non è dotato della funzione di override dovrai spegnere l’autofocus per poter utilizzare l’anello di messa a fuoco manualmente.
- Anello dello zoom. Se deciderai di acquistare uno zoom troverai un secondo anello zigrinato, di generose dimensioni, posizionato circa a metà della lunghezza dell’obiettivo che ti permetterà di selezionare una lunghezza focale.
- Interruttore stabilizzatore ottico. Se l’obiettivo (o il corpo macchina) sono dotati di stabilizzazione ottica avranno anche un interruttore per escluderla. Solitamente conviene lasciarlo sempre inserito. Dovrai invece escludere la stabilizzazione nel caso in cui tu voglia fotografare con il treppiede: per assurdo l’assoluta immobilità della fotocamera potrebbe ingannare lo stabilizzatore e farti fare foto mosse…
- Diaframma. Questo componente non è visibile dall’esterno della macchina ma dovrai utilizzarlo ad ogni scatto! Il diaframma è costituito da un insieme di lamelle metalliche sagomate e montate in modo da ottenere uno schermo con un foro centrale di diametro variabile. Tramite un’apposita ghiera potrai allargare o stringere il foro centrale per fare entrare più o meno luce nella camera oscura.
- Pulsante di compensazione. Avrai a disposizione un pulsante per regolare la compensazione dell’esposizione ovvero quel meccanismo che ti permette di variare l’esposizione a tuo piacimento in condizioni di scatto automatico. Solitamente questo pulsante è identificato dal simbolo +/-.
Poi abbiamo una cosa molto importante che non è un componente fisico della fotocamera:
- Istogramma. L’istogramma è la rappresentazione grafica dell’esposizione della tua fotografia. Durante il corso un’apposita lezione ti chiarirà per bene come leggere correttamente un istogramma. Capirai presto che l’istogramma sarà un tuo grande alleato!
Impugnare la fotocamera
Quasi tutti i corsi sorvolano su questo punto quasi a sottolineare che oggi la maniera corretta di impugnare una fotocamera è uguale a quella che si utilizza per lo smartphone…
Vediamo, invece, come si impugna una fotocamera vera e propria non per fare dell’accademia ma per prevenire, e quindi evitare, una serie di errori nelle tue future fotografie!
Una mano tiene saldamente l’impugnatura con l’indice rilassato e appoggiato al pulsante di scatto. L’altra mano sostiene l’obiettivo. L’occhio guarda attraverso il mirino.
Con il tempo imparerai ad usare anche l’occhio libero (immagine a destra) per controllare meglio la scena.
In questo modo:
- è molto più facile tenere la fotocamera in bolla col terreno evitando così le linee cadenti e gli orizzonti storti.
- l’impugnatura salda evita il mosso
- l’indice rilassato evita, come sopra, il mosso
- appoggiando la fotocamera al viso aiuta ulteriormente a non muoverla (scattando in verticale - se la tieni nella giusta posizione come nell’immagine qui sopra - avrai anche il naso che ti aiuterà a posizionarla e tenerla ferma)
Perchè è meglio non utilizzare il display posteriore? Nessuno lo vieta espressamente ma l’uso del display potrebbe causare alcuni problemi:
- a causa della luce ambientale il display potrebbe essere poco leggibile
- il tuo sguardo potrebbe essere richiamato da qualcosa di esterno alla scena che stai fotografando: potresti venire distratto
- l’impugnatura della macchina non sarà molto salda e potresti incappare in errori quali l’orizzonte storto, le linee cadenti o il mosso.
Sono invece assolutamente favorevole all’uso del display (e non dell’oculare) se fotografi con il treppiede.
Un piccolo esempio
Questa scritta sulla strada è stata fotografata con un 30 mm. ad un paio di metri di distanza inginocchiato a terra (sinistra).
Mi sono quindi alzato in piedi e avvicinato di un passo soltanto (a destra). La distanza e l’inclinazione hanno fatto tutto il resto!
La postura corretta
Ecco un altro argomento molto classico che però è stato abbandonato (forse perchè troppo vintage, come la corretta impugnatura della fotocamera…).
Avere una postura del corpo corretta aiuta ad evitare i problemi già evidenziati nella lezione precedente!
La postura dovrà essere comoda e permettervi di rimanere immobili.
Di seguito alcune immagini di posture CORRETTE:
xxxxxx foto foto foto xxxxxxx
Queste, invece, sono alcune posture assai improbabili…
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