(I) La messa a fuoco e la PdC
Ora che sai bene che cos’è la PdC hai anche già capito che il punto di messa a fuoco la influenza perchè la può SPOSTARE.
Hai infatti visto come la PdC sia quella zona nitida che può essere più o meno vasta e che
Si estende per un terzo della sua profondità davanti al punto di messa a fuoco e per due terzi dietro quest’ultimo
Quindi, variando il punto di messa a fuoco, si sposta l’area nitida della tua fotografia avvicinandola o allontanandola.
Questa cosa dovrebbe farti capire essenzialmente una cosa importantissima per la corretta messa a fuoco:
Ricordi la foto della salina dove tutto era a fuoco? Te ne posso proporre anche un’altra!
Le rocce in primo piano sono a fuoco così come il borgo di Tellaro che dista circa 400 mt. dal punto in cui mi trovavo eppure… per ottenere questa immagine non ho messo a fuoco nè le rocce e neppure il villaggio!
La PdC va sfruttata!
Per fotografie come queste si utilizza quasi sempre l’iperfocale o, comunque, si mette a fuoco in un punto intermedio che permetta di utilizzare TUTTA l’area nitida che avrai a disposizione dall’inizio alla fine.
Le fotografie di paesaggio - dal punto della messa a fuoco - sono riprese estremamente facili perchè possono essere pianificate con calma alla perfezione.
Google Maps per le distanze e le app per calcolare tutto il resto. Il gioco è fatto!
C’è però anche un’altra situazione estremamente dinamica (e non statica come un paesaggio) che può beneficiare di un attento utilizzo della Profondità di Campo.
Prova ad indovinare: ti trovi in un ambiente molto dinamico con situazioni che cambiano da un momento all’altro quindi hai bisogno di scattare con estrema velocità.
Sei sicuro che l’autofocus sia la soluzione giusta?
Nel video che segue ti darò la soluzione.
(II) Pianificare la messa a fuoco
Video con la spiegazione dell’uso della PdC nella street
Ora ti è tutto molto più chiaro vero?
Inizi a capire perchè ritengo che gli automatismi non siano veloci ma siano invece LENTI?
Spesso pensiamo che l’elettronica sia un grosso alleato (e, se utilizzata bene, lo è!) ma quando ci troviamo in una situazione che richiede rapidità e dobbiamo far sì che diverse funzioni automatiche facciano ciò che noi abbiamo in testa e lo facciano anche bene… la cosa diventa piuttosto improbabile.
Al contrario hai capito che la fotocamera impostata in MANUALE può essere invece molto più veloce di qualsiasi automatismo!
Questo non perchè tu dovrai diventare rapidissimo a regolarla ma perchè tu sai che con la fotocamera impostata in un certo modo - prima di uscire a scattare - potrai portare a casa le fotografie che vorrai (almeno dal punto di vista tecnico).
Questo è un VANTAGGIO ENORME!
Quando potrai abbandonare l’ansia che ti prende al momento dello scatto (perchè ti chiedi se tutto funzionerà a dovere) allora potrai CONCENTRARTI sul risultato, sull’immagine finale e non su una manciata di controlli.
Esercitati!
Usa la tua macchina fotografica anche per foto banali MA non scattare mai banalmente!
Rifletti sempre e prova a visualizzare il tuo scatto in anticipo.
La fotografia non è come te la eri immaginata? Non conosci la tua fotocamera ancora abbastanza bene.
Ragiona e riprova.
(III) Che cosa metto a fuoco?
Quando osserviamo un particolare in mezzo ad una scena caotica (ad esempio cerchiamo il viso di una persona in mezzo ad una folla) il grosso del lavoro viene fatto dal nostro cervello che include ed esclude elementi per aiutarci nella nostra ricerca.
Guarda questa foto. Il bello di quest’immagine è proprio il caos colorato di persone che occupano il prato.
Ma quando l’ho scattata i miei occhi non vedevano tutto questo!
Vedevano persone muoversi, riconoscevano attività familiari (l’atto del parlare, il giocare a carte, leggere, ridere, ecc.) aiutati dall’udito.
Quando ti trovi a dover trasferire la realtà su un foglio di carta tutto questo scompare!
Con la giusta messa a fuoco puoi aiutare l’osservatore a capire qual’è il punto di interesse della tua immagine e che cosa, invece, dovrà passare in secondo piano.
Facciamo un esempio pratico molto chiaro!
Nella fotografia di sinistra ho messo a fuoco l’inferriata e ho sfocato lo sfondo.
Ho incluso il pezzo di inferriata con la serratura per rendere chiaro a chiunque di che oggetto si tratti.
La serratura dovrebbe, inoltre, aumentare il senso di clausura.
All’esterno le cime degli alberi sono state fortemente sfocate ma - trattandosi dell’esterno di un’abitazione - il nostro cervello intuisce si tratti di vegetazione.
Nella fotografia di destra, invece, ho messo a fuoco lo sfondo e sfocato il primo piano.
Non ho cambiato nessun’altra impostazione della fotocamera!
Sebbene l’inferriata sfocata possa sembrare più evocativa (pur lasciandoci capire, senza ombra di dubbio, che si tratta di un’inferriata) non si capisce, invece, che cosa sia quella macchia scura in primo piano (perchè la serratura non si vede assolutamente).
Inoltre tra gli alberi dello sfondo compare ora ben visibile un palo della luce!
Quale delle due rende maggiormente l’idea che voglio comunicare?
(IV) Insidie da evitare
Presta attenzione nell’utilizzo dell’autofocus perchè il sistema può essere ingannato molto facilmente.
Qualsiasi principiante si ritrova sempre con alcune fotografie con uno sfondo perfettamente nitido a scapito del soggetto in primo piano che appare, ovviamente, completamente sfocato!
Lo sfondo può attrarre su di se il fuoco automatico - se non sei attento - e rovinarti lo scatto.
Fai sempre estremamente attenzione al punto di messa a fuoco.
Leggi per bene il manuale di istruzioni della tua fotocamera per capire come funzionano le varie modalità di autofocus.
(V) La messa a fuoco ai fini creativi (esempi)
Le modalità di messa a fuoco le conosci e hai anche imparato come fare a mettere a fuoco correttamente una certa zona dell’immagine.
Ora vediamo come cambia la fotografia in base alla messa a fuoco.
Ti ho già spiegato come nella fotografia di paesaggio non dovresti includere sfocato quindi - in questo caso - il tuo problema non sarà CHE COSA METTO A FUOCO? ma piuttosto COME METTO A FUOCO PER NON AVERE SFOCATO?
Nelle lezioni precedenti hai visto che una scena completamente a fuoco si ottiene in due modi:
- applicando il calcolo dell’iperfocale oppure
- spostando il punto di messa a fuoco per ottimizzare la PdC
In questo caso ho messo a fuoco sia le nuvole, che le isole sulle sfondo e le rocce in primo piano.
Ricordati anche la foto che hai visto in precedenza fatta alle saline di Trapani (e quella di Tellaro fatta al Golfo dei Poeti) dove la scena era tutta a fuoco.
Nell’immagine qui sotto, invece, ho usato il tutto a fuoco (e la conversione in bianco e nero) per rendere la scena irreale.
Si tratta di una fotografia fatta ad un luogo esistente (la metro di Napoli) ma che volevo risultasse astratta…
L’introduzione dello sfocato, invece, guida l’osservatore all’interno dell’immagine.
Ciò che è a fuoco viene esaltato mentre ciò che non è a fuoco viene nascosto o, comunque, passa in secondo piano.
Nella foto qui sotto lo sfondo è assolutamente illeggibile! Questo effetto è stato ottenuto combinando un’ottica corta con un diaframma molto aperto e la fotocamera posizionata molto vicino al soggetto.
Ovviamente lo sfondo può anche essere meno sfocato e più leggibile…
Ricordati che prima abbiamo parlato di QUANTITÀ di sfocato. Lo sfocato può essere molto importante o appena accennato, come nella foto seguente.
Lo sfondo potrebbe servire a far comprendere meglio l’immagine (ad esempio dove ci troviamo) ma non è così importante da farlo risultare in evidenza.
Contenuto sensibile! Scorri con il mouse per visualizzarlo!
Nella foto qui sopra scattata al Cimitero delle fontanelle (sempre a Napoli) la catasta di teschi sullo sfondo serve a far capire esattamente com’è fatto il luogo ma se fosse stata tutta a fuoco non avrebbe messo in risalto il primo piano!
Qui sopra lo sfocato molto marcato dello sfondo serve sia a contestualizzare la fotografia (Verona) che ad esaltare ancora di più il primo piano!
Guardate come lo sfocato dello sfondo mette in risalto la trama del ponte fatto di mattoni.
Una messa a fuoco estremamente precisa unita ad un PdC molto ridotta!
L’ape e la sua destinazione sono estremamente nitidi mentre il resto è sfocato ma perfettamente leggibile!
(VI) Lo sfocato ai fini creativi
Così come per l’esposizione anche per la messa a fuoco non esistono regole giuste e regole sbagliate…
Questo è tanto più vero quanto - ai fini creativi - è possibile usare la messa a fuoco per SFOCARE.
Non necessariamente una scena deve essere perfettamente a fuoco, giusto?
Dipende sempre da cosa vuoi comunicare!
Nella fotografia precedente ho sfruttato un momento di estrema luminosità sul palco per sfocare la scena e rendere tutto molto onirico…
Nota come il profilo di Franco Battiato (che è una caratteristica che lo contraddistingue) sia però assolutamente riconoscibile!
In questo caso, invece, volevo trasmettere un senso di smarrimento e di ‘non appartenenza’.
Ero in viaggio per lavoro e, guardando fuori dalla finestra, non riconoscevo nessun panorama famigliare.
La sfocatura impedisce di collocare la foto in un contesto preciso.
Questa immagine potrebbe essere stata scattata ovunque.
(VII) acciamo chiarezza!
Per concludere l’argomento della messa a fuoco vorrei parlarti di una cosa importante che confonde tanti principianti: la nitidezza.
Il concetto di nitido è una cosa ben precisa: un’immagine nitida è un’immagine con un buon contrasto.
Purtroppo tanti confondono la nitidezza con la messa a fuoco e quando si ritrovano tra le mani una fotografia poco nitida iniziano a chiedersi se hanno problemi con la messa a fuoco.
Questa fotografia non manca di nitidezza e non è sfocata ma è (volutamente) mossa. Il mosso e, soprattutto, il micro-mosso spesso vengono confusi con la poca nitidezza!
Questa, invece, è una foto poco nitida a causa della luce che entra direttamente nell’obiettivo e della forte sovra-esposizione.
Il fuoco è assolutamente corretto ed è stato fatto sul viso della ballerina.
Inoltre non è presente nessuna traccia di mosso.
Anche questa immagine è poco nitida a causa del sole che entra direttamente nell’inquadratura!
Questa, invece, è perfettamente a fuoco ma lo sfondo è poco nitido a causa della forte umidità nell’aria.