Lo psichiatra è un medico alto, di una certa età, con le spalle larghe e le mani grandi.
Con una bella camicia a scacchi potrebbe essere l’immagine tipica dell’agricoltore che ti sorride dal suo trattore.
Si scusa del ritardo e chiede a Teodoro di raccontare.
Mi ha mandato qui il mio medico perchè dice che ho la depressione
Quello è scritto anche sul foglio di richiesta…
Ma io non ho grossi problemi… giusto qualcosa sul lavoro…
Ecco… lui va a cadere sempre lì…
Parla per quindici minuti poi il medico lo interrompe soddisfatto.
Il lavoro… un trauma… ecc. ecc.
Teo non ricorda neppure per bene ciò che il medico gli ha detto.
Ricorda solo che l’uomo appariva piuttosto freddo e distaccato e che ha minimizzato un po’ il tutto.
Oggi i farmaci sono molto validi. Vedrà che con poco passerà tutto!
Sicuramente deve aver visto cose molto peggiori ma Teodoro sta decisamente male. Non è sicuro che con poco potrà passare tutto.
Sarebbe meglio se lei iniziasse anche un persorso con uno psicologo.
Teodoro è frastornato.
Lui era andato dal medico per chiedere qualcosa che lo tirasse un po’ su…
Qualcosa con il guaranà o la caffeina. Le vitamine. Qualcosa contenuto in una scatola colorata da prendere prima di dormire…
Lo psichiatra scrive un foglio intero da riportare al medico di base.
Ci mette un sacco di tempo.
In fondo è un medico, non una dattilografa! E poi con quelle dita tozze da agricoltore…
Finalmente lo allunga a Teo che si alza dalla poltroncina perchè ha capito che la visita è terminata.
In meno di mezz’ora lo psichiatra/agricolo ha capito tutto ciò che c’è da fare.
Ha anche modificato la terapia proposta dalla dottoressa con gli occhi azzurri. Quindi ha capito veramente!
Teodoro è sempre più frastornato ma quando il medico lo congeda rimane pietrificato.
In bocca al lupo!