Questa è una storia vera.
Un carissimo amico ha deciso di raccontarmi il suo cammino per uscire dalla depressione.
Per tutelare la sua privacy userò un nome di fantasia: Teodoro.
Teodoro è una persona normale, con un lavoro, una famiglia, degli amici.
Eppure, sta rischiando di perdere tutto. In primis se stesso.
Una sera mi ha chiamato, era piuttosto tardi, per chiedermi se avessi voluto essere il testimone del suo percorso.
Sono sincero, non avrei mai voluto trovarmi in questa situazione! Però ho accettato. Gli voglio troppo bene, non posso certo voltargli le spalle in un momento come questo…
Teo sta facendo qualcosa che non rientra tra le sue abitudini, tra le sue cose di persona normale…
Il racconto si sviluppa per episodi che vi racconterò in sequenza temporale.
Ovviamente non posso garantire delle pubblicazioni regolari perché ogni pagina nasce nel momento in cui Teo decide di aprirsi e di raccontare.
Una al mese? una alla settimana?
Un bel giorno Teodoro potrebbe anche dirmi:
Adesso basta!
Non so se questa storia avrà un lieto fine.
Posso solo sperarlo per lui.
Per fare la mia parte cercherò di accompagnare il racconto con qualche fotografia pensata durante i racconti che Teo mi fa al telefono, via email, su Whatsapp.
Il disagio mentale è una cosa poco conosciuta.
Si parla di povertà, di droga, si raccontano storie di senzatetto, di anziani e tutto questo è facilmente documentabile attraverso la fotografia.
Il disagio mentale è qualcosa di molto personale. Credo che ognuno lo viva a suo modo, combattendo contro i suoi fantasmi, le sue debolezze, tutte cose che arrivano dall’interno.
Non c’è peggior nemico di chi ti colpisce alle spalle.
Non c’è peggior nemico di chi può leggere i tuoi pensieri.
E il tuo peggior nemico, un brutto giorno, potresti essere tu…
Leggi La Bolla: l’ombra della luce
Se vuoi leggere perché il sottotitolo è stato cambiato da la storia di Teodoro in l’ombra della luce puoi trovarlo qui.