Aurélienne Pierre è un poliedrico personaggio che - molto probabilmente - conoscerai se sei interessato al software per lo sviluppo di files raw darktable. Se vuoi conoscerlo meglio (ne vale la pena, davvero) trovi il suo sito web QUI.
Aurélienne ha partecipato al progetto darktable per alcuni anni prima di entrare in piena rotta di collisione con il gruppo degli sviluppatori e avviare un proprio fork del software che - in onore di Ansel Adams - ha battezzato, appunto, Ansel.
Ad onor del vero, e per soddisfare il proprio ego non esattamente minimale, Aurélienne ha usato il nome Ansel anche perché Adams è universalmente riconosciuto come colui che ha raggiunto i massimi risultati nel controllo dell’esposizione e che ha inventato il celeberrimo sistema zonale.
Bene, e cosa c’entra dunque Ansel Adams con Aurélien Pierre?
Aurélien è l’inventore di uno dei moduli più innovativi e controversi di darktable: filmic, poi evoluto nell’attuale filmic RGB.
E io credo che la rottura di Aurélien con il resto degli sviluppatori sia iniziata proprio in occasione della nascita di filmic.
Se sei un lettore di mauriziopaglia.it conosci già la mia posizione relativamente ai fork dei programmi… diversamente puoi leggere questo articolo.
Quindi perché - oggi - dichiaro il mio apprezzamento per Ansel?
I motivi sono diversi.
Intanto una notevole stima per la persona che lo sta portando avanti: stima sia come tecnico che come essere umano.
All’inizio lo avevo liquidato come uno stronzo senza se e senza ma.
Eppure Aurélienne mi sembra uno stronzo diverso dagli altri…
Alla fine dei conti è uno stronzo che sta portando avanti un’idea (la SUA) contro tutti. E ci mette pure la faccia!
Non solo ci mette la faccia ma motiva anche questa decisione.
E le motivazioni non sono le solite frasi fatte da venditore di pentole ma sono frasi che fanno riflettere (ti ho detto qui sopra che apprezzo Aurélienne anche come persona, giusto?).
Users should not have to read the manual
Lo sviluppo digitale (ma anche quello analogico…) non sono cose semplici quindi l’utente non dovrebbe essere costretto ad avere un manuale di istruzioni anche per capire come usare il mouse e la tastiera.
Ansel sta rivedendo l’interfaccia utente per riportarla ad una dimensione più a misura di utente e, soprattutto, utilizzabile per come gli utenti conoscono le interfacce da anni.
It provides a minimal set of tools and simplified GUI
Beh… le nuove funzionalità sono sempre fighissime e spesso aspettiamo l’uscita di una nuova versione del software per provare questo o quello.
E poi?
Poi ci accorgiamo di non usare niente oltre quei 5/6 moduli che utilizziamo di solito. E li utilizziamo di solito perché quei 5/6 moduli sono quelli che ci servono!
A cosa serve il nostro software di sviluppo? Ad avere mille pulsanti o a far sì che con qualche click ben misurato si possa avere la foto che avevamo in testa?
I came to the conclusion that DAM doesn’t need to be anything more than file management extended with XMP and EXIF support
Verissimo!
Anche io per anni mi sono rotto la testa pensando a come potesse essere strutturato un DAM con le palle e… sono arrivato alla stessa conclusione! Perché mai dovremmo aspettare qualcosa che ci permetta di fare cose stellari (magari richiedendo le capacità di un ingeniere aero-spaziale) quando un buon utilizzo delle etichette porterebbe allo stesso traguardo?
In effetti ne parlavo già in epoche non sospette…
Quanti di noi - oggi - utilizzano in modo intensivo le etichette?
Quanti le utilizzano BENE?
See, adding ever more features, in a true capitalistic powertrip, is not improving.
Forse il team di darktable ha veramente perso un po’ la bussola, quello stronzo di Aurélienne ha tentato di farlo capire e si è scatenato il permaloso che abita in ognuno di noi.
Una delle mosse più discutibili del team? Affiancare filmic RGB con un modulo nuovo destinato a sostituirlo: Sigmoid
Con il problema di avere menti e dita fresche e forza sufficiente a sviluppare un progetto software questa suona un po’ come una bestemmia!
Devo ammettere che quello stronzo di Aurélienne questa volta mi ha colpito.
Colpito così tanto che ho deciso di dargli una mano a tradurre Ansel e fare un po’ di verifiche sui sorgenti alla caccia di vecchiume da sistemare.
Voglio proprio vedere se la teoria incontra la pratica! E per vederlo devo solo iniziare ad utilizzare il programma.
Ben arrivato Ansel!