NO alla violenza sulle donne

Pubblicato da Maurizio il 25/11/2023
Aggiornato il 28/10/2024
Tempo di lettura, circa 5 minuti

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Il 25 Novembre 2023 ho partecipato alla Camminata in rosso, una manifestazione contro la violenza sulle donne.

L’argomento è quanto mai di attualità ma - sono sincero - la partecipazione della popolazione reggiana mi ha colpito.

Erano ANNI che non vedevo più una piazza così gremita di persone. E quando la piazza non è più stata in grado di accogliere nessuno la gente ha iniziato a riempire tutte le strade vicine..

La folla era quanto mai eterogenea: uomini e donne, bambini e anziani, giovanissimi ed ex-giovani (tra i quali, il sottoscritto).

Non voglio fare la sterile telecronaca della mattinata ma raccontarvi un episodio che mi è accaduto qualche sera prima.

Ero in macchina con mia moglie. Lei guidava. L’autostrada dritta e liscia - e il traffico quasi inesistente - lasciava ampio spazio alle chiacchiere.

Il volantino della manifestazione

Il volantino della manifestazione

L’argomento va alla manifestazione che si sarebbe tenuta da lì a qualche giorno…

Comunque viviamo in un mondo molto diverso da quello che c’era anche solo pochi anni fa… Pensa solo ai nostri genitori: la parità di genere non era neppure contemplata. Era normale che la donna dovesse fare la donna e l’uomo fosse il capofamiglia. Noi non siamo più quel tipo di persone! Oggi tantissimi uomini fanno i lavori di casa, seguono i figli, vanno a fare la spesa, permettono alle loro mogli e fidanzate di uscire la sera senza dover chiedere.

Mia moglie mi guarda.

Aspetta qualche secondo e poi mi dice:

Verissimo! Però vedi che hai usato il verbo permettere? Una donna deve essere libera di uscire la sera senza dover chiedere il permesso.

Io ci rimango un po’ male (sono anche permaloso e l’età che avanza non sta migliorando le cose…) ma è vero: ho detto “permettono“!

Non l’ho detto nel senso negativo della frase (devono chiedere il permesso) però devo ammettere che è il verbo sbagliato.

Questa la capiscono solo i reggiani! Mi dispiace...

Questa la capiscono solo i reggiani! Mi dispiace…

Aspetto che il bruciore di questa figuraccia mi passi, rifletto con più lucidità, e poi mi confesso:

In effetti io ho detto che tanti uomini fanno anche i lavori di casa ma la primissima frase che mi era venuta in mente è aiutano in casa. Se un uomo aiuta in casa significa che quello non è compito suo ma della sua compagna e lui sta solo dando una mano (Grazie amore! come sei gentile! che bel regalo che mi stai facendo! sono davvero una donna fortunata!).

Ragionando a mente fredda mi rendo conto di quanto siamo tutti permeati di concetti basilarmente maschilisti.

Non era mia intenzione usare il verbo permettere in senso negativo ma ho usato quella parola. Allo stesso modo ho dovuto fare un passaggio mentale voluto riguardo i lavori di casa perché il mio cervello mi aveva proposto automaticamente il verbo aiutare (sbagliato).

Io mi ritengo uno molto avanti da questo punto di vista. Con le donne mi sento assolutamente paritario sia a casa che sul lavoro o nella vita di tutti i giorni.

Eppure…

Piazza Prampolini è quasi completamente piena!

Piazza Prampolini è quasi completamente piena!

Eppure non a tutti è noto che il reato di adulterio (ovviamente solo quello della donna nei confronti del marito) è stato abrogato nel 1968, un anno prima della mia nascita, e il delitto d’onore nell’agosto del 1981.

Non stiamo parlando di secoli fa… nell‘81 io avevo 12 anni!

Ecco perché è innegabile che siano stati fatti passi da gigante ma è anche altrettanto vero che occorre prestare molta attenzione perché tantissime persone sono nate e cresciute in un ambiente non proprio favorevole alle donne…

Alcuni cuori sono luminosi e brillano, altri restano in ombra e sono scuri e tristi

Alcuni cuori sono luminosi e brillano, altri restano in ombra e sono scuri e tristi

Credo che serva veramente una presa di coscienza seria da parte di tutti perché a volte anche comportamenti o parole a cui non diamo alcun valore potrebbero ferire o, comunque, mettere in difficoltà qualcuno.

Senza voler estremizzare la cosa (io non sono amico degli estremismi, anzi) serve davvero provare a guardarci dall’esterno per vedere l’effetto che fa.

L’esercizio del mettersi nei panni degli altri è sempre utile!

Sessualità... sicuri che il problema sia questo?

Sessualità… sicuri che il problema sia questo?

Più che alla sessualità io inizierei a pensare all’affettività.

E prima di pensare all’affettività inizierei a sondare il mistero più grande che la vita ci mette davanti: NOI STESSI.

Credo che oggi si faccia molta fatica a comprendere i propri sentimenti e le proprie sensazioni.

Oggi sembra quasi impossibile il poter parlare di ciò che si prova. Dobbiamo essere forti e performanti, non piagnucolosi.

Io stesso - prima di affrontare un percorso lungo e impegnativo con una psicoterapeuta - identificavo il 90% delle mie sensazioni negative con la rabbia.

Poi ho capito che la rabbia è UNA cosa e che di altre cose ce ne sono a decine.

Eppure capire e identificare i sentimenti che proviamo ci permette di conoscerci.

E se non siamo in grado di conoscere noi stessi come pensiamo di poter affrontare gli altri?

Un fotografo (in questo caso unA fotografA) all'interno della foto

Un fotografo (in questo caso unA fotografA) all’interno della foto

Erano tanti i fotografi che hanno partecipato alla camminata per cercare lo scatto giusto. D’altra parte, anche se non amo fotografare le persone, c’ero anche io.

Tra i tanti ho scelto una donna.

Perché era donna e noi eravamo qui per loro, perché era in piedi su qualcosa e spiccava tra la folla e perché (cosa più importante) stava fotografando contro-corrente.

Non le interessava la processione: le interessavano le facce.

E di facce ne ho catturata una anche io!

Come si fa ad avere paura di un sorriso come questo?

Come si fa ad avere paura di un sorriso come questo?

Giovanissima, il suo sorriso contrasta con i segni di guerra che si è dipinta sul viso.

Chi può mai avere paura di un viso così?

Chi può arrivare a fare del male ad un viso così?

I mostri non esistono. Esistono solo le persone.



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