La guerra non esiste!

Pubblicato da Maurizio il 06/03/2022
Aggiornato il 27/12/2022
Tempo di lettura, circa 4 minuti

nemo

Mio figlio commenta le immagini di distruzione che arrivano dall’Ucraina:

Ma a chi può venire in mente di fare una guerra per conquistare un altro stato? Non siamo mica nel Medioevo!

La critica non è distratta nè infantile.

Le guerre presuppongono sempre la prevaricazione di un gruppo alle spese di un gruppo diverso.

Quali questioni possono mai valere la vita delle persone?

Non mi viene in mente niente di così importante. Niente di niente.

Intanto la parola stessa. GUERRA

Contiene ben due ERRE!

Anche in tante altre lingue la ERRE è sempre presente: War, Krieg, Guerre…

La ERRE è una consonante ripetibile e il suo suono ricorda la rabbia, il tuono, il fragore delle bombe in lontananza.

La parola guerra identifica una cosa ben precisa ma - al tempo stesso - nasconde ciò che la guerra è veramente: non una singola parola ma dolore, paura, distruzione, povertà, morte, sofferenza, macerie, incubi, sangue, vite segnate.

La casa, il luogo considerato più sicuro, diventa un fragile rifugio

La casa, il luogo considerato più sicuro, diventa un fragile rifugio

Le guerre sono sempre decise da una stretta élite di uomini (per lo più vecchi) che vivono in una dimensione parallela e lontana da chi è in grado di apprezzare la brezza fresca di una giornata primaverile.

Pochi vecchi uomini che per motivi assurdi decidono di mandare a morire schiere di giovani uomini.

Ora, non vorrei offendere nessuno di chi mi legge, ma se decidi di andare a fare il soldato di mestiere… insomma… un qualche problema devi averlo anche tu!

Detto questo torniamo a parlare di chi le guerre le scatena.

Pochi vecchi uomini che riescono ad ottenere collaborazione e solidarietà da schiere immense.

I soldati, dicevamo. Se non ci fossero i soldati non sarebbe possibile fare nessuna guerra: giusto?

Ma gli stati sovrani devono avere un esercito da utilizzare in caso di aggressione! Per difendersi.

No. Non sei stato attento… Se non ci fossero i soldati non sarebbe possibile fare nessuna guerra: giusto?

E poi il famigerato denaro.

L’industria bellica fattura miliardi e fornisce lavoro a tantissime persone.

Se produci armi devi anche venderle perchè se produci senza vendere fallisci.

Se vendi armi ma non fai nessuna guerra ad un certo punto devi smettere di produrre (perchè cessa la domanda) e fallisci.

L’industria va sostenuta. Il lavoro va sostenuto. Vero?

Le guerre causano solo ed esclusivamente macerie.

Ogni guerra causa solo ed esclusivamente macerie. In mezzo alle macerie fisiche si distinguono molto chiaramente quelle umane.

E poi ogni guerra ha sempre un sostenitore d’eccellenza. Un signore distinto e affidabile, un professionista. Uno che entra in casa di tutti e di cui pochissimi dubitano.

Il Signor Informazione.

Ogni guerra viene sostenuta e combattuta anche con i mezzi di informazione.

Tutte le guerre, anche le più antiche, hanno sempre fatto uso del grimaldello dell’informazione.

L’informazione convince, plasma, piega.

Basta guardare che cosa è successo al nostro paese con l’avvento del berlusconismo. TV e stampa asserviti ad una sola persona e schiere di signore che guardano programmi con storie amorose improbabili, ragazzi che pensano che la felicità sia solo primeggiare sugli altri e far soldi, signori in poltrona rapiti dal verde rilassante di un bel campo sportivo.

Io vorrei che le nuove generazioni andassero oltre il negazionismo.

Non fraintendermi… non sto dicendo che il negazionismo sia una cosa positiva eppure il negazionismo contiene il germe di un sentimento positivo: la negazione.

Non dobbiamo negare che ciò che è successo in passato sia veramente successo. Dobbiamo NEGARE LA GUERRA.

La guerra non esiste!

Vecchi ricordi felici immortalati in foto sbiadite.

Vecchi ricordi felici immortalati in foto sbiadite. Dove sono, oggi, quei sorrisi?

A cosa serve veramente la guerra? A niente di positivo. Quindi la guerra non esiste.

Qualcuno pensa ancora che sia meglio redimere una discussione a suon di sberle? O forse è meglio usare le parole!?

Bene! quindi la guerra non esiste.

Vogliamo davvero trovarci a rimpiangere i nostri nonni, o i nostri genitori o anche i nostri fratelli facendoci forza notando come la loro morte abbia reso possibile la nostra libertà?

Ma questo è assurdo!

La libertà è di ognuno di noi fin dal momento della nascita!

Ognuno di noi deve poter essere libero di essere se stesso in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.

Non serve la morte di nessuno per poter essere liberi. Noi siamo liberi ogni minuto della nostra vita.

Quindi cari anziani nevrotici ascoltate i ragazzi e le ragazze che vi guardano straniti. Ascoltateli perchè voi fate parte di una scuola troppo vecchia: una scuola medievale! Una scuola che insegnava la guerra come mezzo per risolvere le cose.

I nostri ragazzi la guerra non sanno neppure che cosa sia.

Non la conoscono.

Parlano di cinema, di amicizia, di musica.

Cercano un lavoro che dia loro soddisfazione e la possibilità economica di farsi una vita. Quella che vogliono. Quella che a voi fa tanta paura (chissà perchè?).

Ascoltateli perchè vi stanno lanciando un messaggio molto importante. Direi un messaggio definitivo.

La guerra non esiste!


etichette: introvisioni, filosofia



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