Passeggiata sulle Langhe

Pubblicato da Maurizio il 21/01/2022
Aggiornato il 27/12/2022
Tempo di lettura, circa 3 minuti

progetti

Le Langhe fanno parte del patrimonio Unesco.

Vai a visitarle e capirai immediatamente perchè.

Un paesaggio unico con una tradizione secolare in viticoltura di primissima categoria. Castelli e rocche sparpagliati tra le colline. Borghi meravigliosi e una cucina indimenticabile.

La gente? Splendida!

Non mi voglio però soffermare sulle foto-cartolina che intasano il web e che ogni visitatore si è portato sicuramente a casa.

Dal momento che il tempo è stato inclemente mi sono concentrato sull’antropizzazione del paesaggio.

Una veduta delle colline delle Langhe durante una passeggiata

Le colline delle Langhe che si perdono nella nebbia

Non c’è niente da fare, l’uomo modifica il paesaggio a suo uso e consumo e lascia sempre evidenti tracce.

Durante questa bellissima passeggiata (nonostante il brutto tempo) ho avuto modo di ragionare sulla fotografia di paesaggio.

Il paesaggio è sicuramente uno dei primissimi soggetti che un fotografo alle prime armi desidera immortalare. Passata la smania delle primissime foto, la natura rimane comunque - più o meno - nella testa di qualunque fotografo tanto che, con il passare del tempo, i fotografi paesaggisti si sforzano di ritrarlo nei suoi aspetti migliori.

Io l’ho fatto spesso e lo faccio ancora. In queste pagine puoi trovare tantissime foto di paesaggi spettacolari, colorati, primordiali.

Ma… non tutti i conti tornano!

Perchè sforzarsi tanto di ritrarre un paesaggio che non c’è più?

Mi spiego meglio: quanta verità c’è nelle fotografie di una giovanissima modella con addosso un trucco perfetto?

Insomma, cosa mi interessa veramente di lei? La modella o la ragazza sotto il trucco?

E poi, non chiamiamola ragazza perchè, in verità, lei è Grazia, Anna, Laura o chissà chi altra!

Una veduta delle colline delle Langhe durante una passeggiata

Un palo della luce collocato ai piedi di una scarpata ci presenta un profilo insolito

La mia riflessione consisteva proprio in questo: le Langhe patrimonio dell’Unesco non sono altro che una bella modella che appare nelle cartoline e negli opuscoli. Ma chi è la ragazza dietro il trucco?

E, più in generale, perchè ci sforziamo tanto ad escludere i cosiddetti elementi di disturbo per ritrarre un paesaggio che non c’è più? O che, perlomeno, ha un bello strato di cerone sul viso?

Perchè i fotografi fanno tutta questa fatica alla ricerca dell’inquadratura perfetta? Tanto perfetta quanto falsa!

Perchè non prendiamo coraggio ed iniziamo ad includere?

Perchè non iniziamo a chiamare gli elementi di disturbo con il loro vero nome: elementi dell’inquadratura.

Questo sono. Niente di meno.

Un traliccio, un muro, un rottame qualsiasi, una casa, un’auto parcheggiata non sono altro che elementi del nostro paesaggio.

Pian piano l’idea prendeva forma e ho provato a fare qualche scatto.

Qualcosa che fino a non molto tempo fa non avrei mai pensato di fare. Qualcosa che fino a non molto tempo fa mi sarebbe sembrato una violenza e che invece oggi sento come una cosa normalissima.

Un oggetto abbandonato nel fitto del bosco non è visibile dalla strada ma c'è!

Anche le cose nascoste nel bosco non sono visibili da fuori ma sono lì!

Includere tutte queste cose nell’inquadratura significa farle esistere. Significa dar loro un proprio valore. Non dico che sia qualcosa di bello o di brutto ma è qualcosa che c’è!

Per identificare meglio questo tipo di progetti ho pensato di utilizzare un nuovo tag che ho chiamato buColiche mescolando all’aggettivo bucolico il sostantivo colica perchè è vero che tutto questo esiste ma è anche vero che non è piacevolissimo…

E il progetto non finisce qui!

Se mi conosci già un po’ sai che sono un grosso sostenitore dei progetti posteriori ovvero di quei progetti che si realizzano utilizzando fotografie scattate nel passato (magari con uno scopo completamente diverso).

L’intenzione è dunque quella di iniziare a sfogliare il mio archivio andando a caccia di immagini che un tempo avevo impietosamente scartato ma che oggi potrebbero riacquistare una loro dignità.




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