Il buio invisibile

Pubblicato da Maurizio il 14/11/2021
Aggiornato il 27/12/2022
Tempo di lettura, circa 3 minuti

nemo

Era notte quando l’interruttore generale scattò.

Io dormivo già profondamente quindi non me ne sono accorto.

Fosse stato in un altro momento forse ci avrei fatto caso. Sarebbe stato sufficiente, ad esempio, socchiudere un occhio e guardare la sveglia sul comodino. Dal momento che è una sveglia elettrica avrei capito subito che la corrente se ne era andata.

Il problema era che io dormivo già profondamente.

Anche se si stava avvicinando la stagione invernale in casa non faceva assolutamente freddo. Questa cosa è preoccupante quando viene a mancare la corrente perchè il frigorifero inizia a scaldarsi.

Il processo è lento, lentissimo ma inizia immediatamente e se non si interviene si rischia di dover buttare via parecchia roba! Oggigiorno abbiamo tutti in casa un frigorifero bello pieno.

La notte, quindi, trascorse tranquilla ed indifferente anche se, in realtà, tante cose stavano cambiando…

Il buio nasconde sempre qualcosa. Impedisce agli occhi di vedere!

Il buio nasconde sempre qualcosa perchè impedisce agli occhi di vedere!

Il mattino seguente non era una giornata lavorativa quindi, povero me, mi sono alzato senza neppure degnare di uno sguardo la sveglia sul comodino che lampeggiava disperata per segnalare la mancanza di alimentazione.

Come ti dicevo si stava avvicinando la stagione invernale: giornate più corte e luce più morbida.

La tarda mattinata era serena e piena di quei raggi solari che trafiggono tiepidamente l’aria fresca.

Non c’era bisogno di accendere la luce anzi, la mattinata era perfetta per godersi un bel libro sul divano.

Se avessi avuto bisogno di accendere la luce mi sarei sicuramente accorto che non c’era energia elettrica.

Il libro mi prese completamente.

Il comodo giaciglio offerto dal divano e il calore della coperta appoggiata sulle gambe fecero il resto.

Quando sei assorto perchè qualcosa ti avvolge completamente non fai caso a ciò che ti accade intorno, il tempo passa velocemente e non te ne accorgi.

Questa cosa mi stava prendendo così tanto che non ho neppure sentito arrivare la fame.

L’ora del pranzo è arrivata e se ne è andata senza sfiorarmi neppure.

Avrei dovuto aprire il frigorifero, accendere il fornello, avrei avuto mille modi per accorgermi che la corrente elettrica se ne era andata.

Ho proseguito con la lettura per tutto il pomeriggio fino al tramonto.

Stavo così comodo sul mio bel divano.

Era così calda la mia coperta.

Gli occhi erano decisamente stanchi a causa delle tante ore di lettura che ho deciso di chiuderli un attimo per riposarli.

Stavo così comodo sul mio bel divano.

Era così calda la mia coperta.

Mi sono addormentato e sono sceso in un sonno agitato.

Il divano non mi sembrava più così comodo e la coperta faceva forse troppo caldo.

La notte trascorse lunga, buia e lenta.

Uno spiraglio di luce dal tetto distrutto

Uno spiraglio di luce entra dal tetto distrutto.

Il mattino seguente l’ambiente era decisamente più freddo.

Il sonno agitato aveva fatto cadere la coperta in terra.

Il divano non era più comodo e accogliente. La schiena mi faceva decisamente male.

La posizione supina mi permise di vedere che cosa era successo.

Il tetto squarciato mi permetteva di vedere all’esterno.

Gli occhi vedevano tutto ben chiaramente, del tutto svegli.

Che cos’era successo?

Come avevo potuto far finta di non vedere e permettere questo disastro?

Il tetto mi mostrava uno spettacolo straziante.

Dentro era decisamente buio ma fuori c’era luce.

La luce mi avrebbe guidato sulla giusta strada.




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