Capisco di essere ancora una volta la voce fuori dal coro, ma ti voglio spiegare perchè cambierò hosting e abbandonerò SiteGround!
SiteGround è uno dei servizi di hosting più raccomandato per WordPress.
Ho voluto provarlo anche io ma, purtroppo, sono rimasto molto deluso.
Prima di arrivare a questa decisione ho cercato in rete diverse informazioni e ho visto che quasi tutti i commenti che trovavo erano commenti completamente positivi, anzi… quasi adulatori…
Ho deciso quindi di scrivere ad un paio di siti (italiani) di supporto per WordPress che promuovono l’utilizzo di SiteGround e… non mi hanno mai risposto!
Ho provato allora a commentare dei loro articoli dove SiteGround viene presentato come il miglior hosting in assoluto e… i miei commenti non sono mai stati pubblicati!
Perchè tutto questo silenzio?
Ma che cosa mi è successo, esattamente?
Prima di tutto ti faccio prsente che SiteGround ha una politica di cattura dei clienti molto aggressiva!
Le esche utilizzate sono due:
- L’esposizione dei prezzi SENZA IVA
- Il costo del rinnovo che è enormemente più caro del prezzo che ti offrono per il primo anno.
Qui sotto i prezzi proposti per il rinnovo. Si tratta di un aumento poco inferiore al 130% (IVA esclusa)
IVA inclusa - che un privato non può scaricare e quindi DEVE conteggiare - arriviamo ad un costo (per il secondo anno di hosting) di Euro 205,97
Detto questo iniziamo con la carrellata dei problemi tecnici che ho avuto fin dal primo istante. Il primo problema, infatti, si è manifestato immediatamente!
SiteGround ti offre gratis la migrazione del sito con un semplice click. La procedura è stata effettivamente semplice ma TUTTE le lettere accentate mi si sono trasformate in un bel punto interrogativo (?).
Tu hai presente quante lettere accentate usa la lingua italiana…
Dopo la migrazione ho dovuto tenere tutto offline per DUE giorni interi per andare a sistemare il problema.
Mi è stato detto che il problema è stato sicuramente causato dalla diversa decodifica dei database ma… io non sono un tecnico! e se offri la migrazione inclusa nel prezzo questa deve funzionare (anche se è gratuita).
Comunque il sito è partito.
Inizio la configurazione della parte host e ho un problema con Cloudflare.
Cloudflare è un servizio che permette un caricamento più veloce delle immagini ed è molto utile per far sì che il tuo sito si carichi velocemente (quindi per un blog che parla di fotografia è praticamente indispensabile).
Anche in questo caso la configurazione dovrebbe avvenire con un click soltanto ma il sistema mi dice che c’è un errore.
Contatto l’assistenza che mi spiega che il servizio è installato correttamente e sta funzionando ma io non lo vedo sulla mia dashboard. “Riprovi tra qualche ora e vedrà che tutto si sarà sistemato“.
Per vedere il servizio correttamente attivato devo aspettare, in realtà, diversi giorni. che cosa è successo nel frattempo? Non lo so…
In ogni caso spesso il servizio Cloudflare non funziona.
Sarà un caso, ma io ho attivato il servizio Cloudflare gratuito mentre ne esiste anche uno a pagamento…
Sembra che tutto vada bene, poi… tutto bloccato! Una sera mi collego e il mio sito risulta non raggiungibile.
Contatto di nuovo l’assistenza che mi fa presente che il certificato SSL è scaduto.
Faccio presente che quando ho sottoscritto il contratto veniva pubblicizzato il servizio SSL compreso nel prezzo SENZA citare alcuna scadenza. La signorina della chat me lo conferma ma, comunque, il mio sito è bloccato!
Sarà lei stessa ad emettere un nuovo certificato e il problema si risolve.
Anche questa volta la scadenza del certificato non corrisponde assolutamente alla scadenza del servizio hosting…
Sono sicuro che si tratti di nuovo di un caso, ma io ho attivato il servizio SSL gratuito mentre ne esiste anche uno a pagamento…
Ora arriviamo alla ciliegia sulla torta.
Il sito sta girando, le visite ci sono.
Faccio un test di velocità su GTmetrix e, con mia grande sorpresa, i risultati sono questi:
Il mio sito ha una struttura (ovvero una qualità del codice) valutata all’87% (quindi una classe A) ma le prestazioni sono del 34% (quindi una classe E).
Qual’è il problema principale? Il TTFB (Time To First Byte) ovvero la risposta iniziale del server, ovvero una cosa - la velocità - che SiteGround ti sbatte in faccia come IL loro punto di forza!
Ho provato a risistemare daccapo la mia pagina iniziale rimuovendo diverse immagini (la parte più pesante di una pagina web) per ottenere questo:
Pur avendo migliorato la struttura della pagina (valutazione che aumenta dal 87% al 92%) i miglioramenti nelle prestazioni aumentano dal 34% al 51% portando la valutazione complessiva di GTmetrix da un pessimo E a un non incoraggiante D…
E questo risultato l’ho ottenuto soprattutto rimuovendo immagini! Ho un blog che parla di fotografia e se voglio farlo performare devo togliere le immagini!!!
Anche in questo secondo caso, comunque, il problema principale è la risposta del server.
Lascio per ultimo le statistiche.
Guardo i grafici con il numero di visitatori e le pagine visualizzate e mi sentito un mezzo fenomeno ma quando vado ad esplodere e a segmentare… trovo che i maggiori accessi li fa la pagina di login!
SONO IO!
Siteground non permette di escludere le visite da certi utenti (ad es l’amministratore del sito) e conta tutti indifferentemente.
Non solo. Andando a confrontare le visite quotidiane con il mio affidabilissimo Matomo trovavo delle discrepanze praticamente quotidiane (sia in eccesso che in difetto).
SiteGround… questo è troppo…
Supporthost
Il nuovo hosting che ho scelto è Supporthost
L’ho scelto per la trasparenza e per l’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Il sito realizzato con WordPress era decisamente più veloce e il prezzo di tutto rispetto!
Per chi non utilizza un CMS ma desidera passare ad un sito statico le cose si fanno ancora più interessanti…
Oggi posso dire che, finalmente, mauriziopaglia.it VOLA!
Dal momento che oggi il blog è molto reattivo anche sugli smartphone dovrei dichiararmi soddisfatto eppure… sono convinto che con qualche regolazione ben fatta si possa ambire ad una bella classe A.