La fotografia ai tempi del Coronavirus

Pubblicato da Maurizio il 10/03/2020
Aggiornato il 27/12/2022
Tempo di lettura, circa 3 minuti

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8 marzo 2020

In una situazione normale si sarebbe festeggiata la giornata delle donne mentre noi reggiani ricorderermo questa data per essere stati inclusi nella cosiddetta zona rossa.

Certo che una situazione così io non l’avevo mai neppure immaginata.

E non posso neppure biasimare troppo chi si sta agitando vittima della propria misera cultura fatta di Hollywood e Facebook. In fondo ognuno di noi combatte con le armi che ha…

Rami intrecciati in una doppia esposizione con il cielo come sfondo.

Rami intrecciati in una doppia esposizione con il cielo come sfondo.

Dal momento che era meglio non muoversi e la giornata era buona, mi sono fatto quattro passi intorno a casa nel più assoluto silenzio alla ricerca di questo virus di cui tutti parlano ma che nessuno ha mai visto.

Mentre fotografavo, ciò che più mi ha colpito è stata la mancanza di traffico.

La cosa mi ha colpito positivamente, che sia ben chiaro!

Qui in Pianura Padana sono anni che sforiamo i limiti degli agenti inquinanti di continuo e ora, dopo sole due settimane di traffico ridotto, l’aria è tornata respirabile.

Rami intrecciati in una doppia esposizione con il cielo come sfondo.

Rami intrecciati in una doppia esposizione con il cielo come sfondo.

Allora è possibile! E non servono neppure misure eccezionali. Serve solo qualche modifica alle nostre devastanti abitudini.

L’automobile non è dannosa solo ai fini fotografici!

Io ho iniziato un periodo provvisorio di lavoro da casa. É stata una certa fatica ottenerlo perchè non tutte le aziende vedono questa cosa di buon occhio ma in un momento come questo - dove STARE A CASA è la regola numero uno da seguire - è una cosa che chi può deve assolutamente fare.

Il fatto che tantissime persone stiano lavorando da casa è una delle cause principali della diminuzione del traffico stradale e dell’aumento della qualità dell’aria.

Perchè non estendere questa cosa anche in futuro a chi lo può fare? Magari iniziare con un paio di giorni alla settimana soltanto per vedere come funziona e poi…

Rami intrecciati in una doppia esposizione con il cielo come sfondo.

Rami intrecciati in una doppia esposizione con il cielo come sfondo.

Finalmente posso dare un senso compiuto alla bolletta che pago per la linea dati. Posso farmi una tazza di te senza mettere dei soldi in una macchinetta che mi restituisce un po’ di acqua calda colorata con una polverina aliena e un bicchiere di plastica. Posso mangiare una banana, che diversamente andrebbe a male, anzichè una merendina satura di grassi (e incartata in una bustina di plastica).

Quindi… questo virus letale sta effettivamente facendo strage! Una strage di vecchie cattive abitudini. Una strage di cose che consideravamo necessarie ma che non hanno resistito alla prova del nove.

Avremo l’intelligenza necessaria per capire?

Avremo il coraggio, la convinzione e la forza di cambiare?

Rami intrecciati in una doppia esposizione con il cielo come sfondo.

Rami intrecciati in una doppia esposizione con il cielo come sfondo.

E se il contagio fosse utile?

E se questo fosse un evento arrivato per salvarci?

E se fosse un contagio di idee?




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