Io penso che la solitudine sia così
Grigia, fredda, dai contorni indefiniti e vasta. Vastissima.
Sai di essere in alto e hai paura di cadere.
Davanti a te non c’è nessuna ringhiera sicura a cui appoggiarti.
Senti debole il rumore dell’acqua molti metri più in basso.
Potresti prendere un sasso e lasciarlo cadere ma
non sentiresti mai il rumore del suo tonfo in acqua
e non potresti nemmeno vedere il suo spruzzo.
Cerchi di guardare avanti per non farti prendere dalla vertigine
ma vedi solo nuvole grigie e pesanti
che si confondono con il mare plumbeo e piatto.
Si sente il rumore del vento, freddo, umido
che - a tratti - ti colpisce la faccia.
Sai che lo spazio davanti a te è pieno di questo vento
ma non riesci a vederlo.
Sai che potrebbe essere più o meno freddo,
più o meno umido,
ma solo gli uccelli potrebbero raccontartelo
e di uccelli non ne vedi neppure uno.
Neppure loro volano in questo spazio sterminato
dai confini lontani e confusi.