La città nella città
Quando vi muovete a Mosca sembra di passare continuamente da una città all’altra.
La sua superficie è veramente vasta e la sua architettura molto variegata (a volte assolutamente caotica): inoltre la popolazione che arriva da ogni angolo dello stato mostra tratti dall’europeo all’asiatico.
La cosa che però mi ha colpito di più è la presenza dei simboli sovietici in mezzo ad una città che - non sto esagerando - si trasforma dalla sera alla mattina successiva tendendo sempre più a somigliare ad una metropoli occidentale iper-moderna.
Più evidenti di tutti sono le sagome delle sette sorelle che si stagliano altissime ed imponenti nel panorama della metropoli.
Si trovano però altre decine e decine di frammenti dell’antica gloria bolscevica ovunque.
Se volete fare un vero salto nel passato dovete visitare assolutamente le gallerie e le stazioni della metropolitana.
Qui, soprattutto in alcune di esse, il tempo sembra essersi fermato.
Nella pancia della bestia
La metro di Mosca è attiva dal 1935
É vastissima e muove un numero impressionante di passeggeri.
Oltre alle folle oceaniche di passeggeri frettolosi si rimane sicuramente impressionati dalla frequenza dei treni e dalla loro puntualità che sfiora il 100% del rispetto degli orari.
Alcune stazioni sembrano semplicemente delle sale di musei che raccontano la storia dell’ex Unione Sovietica attraverso sculture, affreschi e mosaici del realismo socialista.
L’accostamento di luoghi e mezzi (i treni) così vecchi con tanta fretta e puntualità lascia confusi… non si capisce bene se ci si trova in Russia o in un civilissimo e puntualissimo paese del nord Europa.
In effetti siamo portati a pensare alla Russia come ad un posto pieno di inefficienze mentre ciò che nota immediatamente il turista è una macchina gigantesca che si muove con precisione svizzera e che ha molta cura di se stessa (pensate che ogni notte tutte le stazioni e le gallerie della metro vengono accuratamente lavate!).
Lenin
La presenza di Lenin è capillare e, a tratti, soffocante.
L’effige del protagonista della Rivoluzione d’Ottobre è ovunque e non manca neppure nelle gallerie della metropolitana!
In questo caso ci trovavamo al termine di un corridoio che portava ai binari.
Come spesso accade durante un viaggio si è portati a guardare e a cercare i punti di interessi classici e più fotografati mentre - oltre a questi - può essere divertente osservare anche ciò che succede intorno a voi.
Potete cercare di fotografare i turisti stessi che si affannano a cercare la giusta inquadratura per un selfie di gruppo oppure i locali intenti alle loro attività quotidiane.
Una studentessa universitaria (forse) era uscita dal fiume di gente che andava e veniva dai treni per appartarsi un minuto.
Non fatevi ingannare dalla foto!! Alla mia destra regnava il caos!
La ragazza era appoggiata al muro e guardava il suo telefono ma… l’onnipresente Lenin è lì.
Il leader sovietico guarda proprio in direzione di lei.
La ragazza alza lo sguardo un attimo per cercare qualcuno tra la folla o semplicemente per capire se il suo treno è in arrivo ma lui non si scompone e sembra addirittura cercare di leggere dal suo telefono.
É proprio vero che in Russia ci si sente spesso spiati!